Gazzetta di Parma 20 maggio – Colorno, quando le piene diventano una mostra

INAUGURATA IERI E APERTA FINO AL 26

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Ci sono i sacchetti disposti in cerchio come quando si fronteggia un fontanazzo. E poi una serie di foto delle alluvioni storiche che hanno messo in ginocchio, ma spesso anche unito nelle difficoltà, la gente della Bassa. Racconta tutto questo la mostra «Storia e paesaggi della bonifica» inaugurata ieri nelle sale espositive della Reggia di Colorno in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dellabonifica idraulica e delle reti di irrigazione in Italia nel corso della «Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione».
Una mostra quanto mai sul pezzo visto che, pur senza eccessivi patemi, i comuni rivieraschi proprio in questi giorni stanno monitorando un’ondata di piena del grande fiume.
«La mostra è importante per ricordare come è nato il nostro territorio – è il monito del presidente della Bonifica parmense Luigi Spi-nazzi -. Si racconta un lavoro dell’uomo che va avanti da secoli per difendere queste terre dalle acque in una fase storica, l’attuale, in cui ci troviamo a dover fronteggiare eventi sempre più estremi».
Sul legame ambivalente tra le acque e la Reggia si è invece soffermato il sindaco di Colorno Michela Canova: «il Palazzo è lambito e talvolta minacciato dalle acque del torrente Parma, ma proprio le acque sono poi state utilizzate anche per i giochi delle fontane del giardino».
Presente anche il sindaco di Mezzani Romeo Azzali che ha aggiunto: «Rivedere certe foto, come quelle delle alluvioni del ’51 e del 2000, ci invita a non abbassare mai la guardia».
L’ultimo intervento è stato del direttore della Bonifica Meuccio Berselli che ha ricordato l’impegno profuso dai volontari della Protezione civile per fronteggiare le situazioni di emergenza. La mostra – che si apre con una sezione di carattere nazionale – sarà visitabile sino a domenica prossima, escluso lunedì, dalle 10 alle 18.