IL RILANCIO DI COLORNO ATTRAVERSO L'URBANISTICA

IL RILANCIO DI COLORNO ATTRAVERSO L’URBANISTICA

Presentati gli esiti di uno studio dell’Università

Dalla creazione di un museo all’interno della Torre delle acque ad un’ipotesi di riuso degli spazi dell’ex manicomio pensati dagli studenti sino agli spunti di esperti e tecnici per rilanciare Colorno.


Si è parlato di tutto questo nel corso della mattinata di riflessioni dedicata al «Caso Colorno» presentando, alla Venaria, gli esiti di una ricerca cominciata alcuni anni fa con il coinvolgimento di docenti del Dicatea (Dipartimento di ingegneria civile, dell’ambiente, del territorio e dell’architettura dell’ Università di Parma) in sinergia con Comune di Colorno, Aipo, Consorzio di bonifica e Autorità di bacino e il coinvolgimento del Centro studi e valorizzazione delle residenze ducale e Ausl. «E’ un onore che studenti ed esperti abbiano dedicato i loro sforzi a Colorno» le parole del sindaco Michela Canova.
«Con questi lavori si sta cercando la collaborazione tra le istituzioni – il commento di Carlo Mambriani, professore del Dicatea- affinché si parli insieme delle problematiche di Colorno. Lo si deve fare per tranche, ma è possibile pensare al recupero dei beni artistici di questo territorio». Durante il convegno si sono analizzati il piano urbanistico attuativo dell’ex manicomio, le criticità legate al perseguimento della sicurezza idraulica, le opportunità offerte dal Centroacque.eu e le possibilità di pianificazione del territorio con le riflessioni sui paesaggi delle bonifiche. C. cal.

Gazzetta di Parma 13 dicembre 2013 pagina 38