Ad un anno di distanza dagli eventi calamitosi alluvionali la Bonifica ripristina la funzionalità dei nodi idraulici nei Comuni di San Secondo e Sissa Trecasali
Se gli eventi alluvionali dell’autunno scorso, innescati da fenomeni precipitativi estremi, avevano colpito duramente anche la Bassa del nostro territorio con allagamenti diffusi in particolare nei terreni agricoli, il Consorzio della Bonifica Parmense si ripresenta alla stagione delle piogge avendo concluso la gran parte degli interventi di somma urgenza per ripristinare la funzionalità delle canalizzazioni che attraversano i diversi comuni.

A San Secondo il Cavo Gaiffa rappresenta uno snodo idraulico fondamentale sia per lo scolo delle acque in esubero che per l’approvvigionamento idrico delle colture di pregio durante i mesi estivi ed è per questa ragione che l’infrastruttura necessitava della massima attenzione in tempi adeguati alle necessità idrauliche; la realizzazione dei lavori del progetto di somma urgenza pianificato dalle maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense ha così ripristinato e consolidato gli argini del Cavo Gaiffa nell’area adiacente al sovrappasso sul Canalazzo Tari Morti. La progettazione e direzione degli interventi che hanno visto la posa in loco di massi trachitici per migliorare l’impermeabilizzazione e il rifacimento del corpo arginale per un centinaio di metri nel tratto dove il canale presentava una struttura pensile è stata affidata ai tecnici dell’Ufficio Manutenzione Difesa Idraulica e Irrigazione consortile, mentre la realizzazione dell’opera è stata eseguita dall’impresa Bisi per un importo complessivo di 70 mila euro.

Stesse tempistiche rispettate anche per i lavori di ripristino e adeguamento delle quote arginali di un tratto terminale del cavo Milanino, in corrispondenza della chiavica Bolzano, in località Coltaro, nel Comune di Sissa Trecasali. In questo caso specifico gli alti livelli idrometrici raggiunti nella canalizzazione avevano provocato, soprattutto nel tratto finale, in corrispondenza della chiavica Bolzano posta sull’argine maestro del Fiume Po, un fenomeno di sormonto della quota massima dell’argine comportando così la contestuale tracimazione e conseguente allagamento dei terreni agricoli circostanti e rischiando, al contempo, anche l’allagamento del centro abitato della frazione di Coltaro. La realizzazione dell’opera ha comportato l’apporto da circa 2.500 metri cubi di terreno vegetale, necessari a provvedere all’opera di ringrosso, consolidamento e adeguamento delle quote dell’argine stesso colpito dalla tracimazione. La progettazione e la direzione dei lavori son stati realizzati, anche in questo caso, dell’ufficio Manutenzione Difesa Idraulica e Irrigazione consortile e l’intera opera eseguita attraverso l’impiego di mezzi per l’escavazione del Consorzio della Bonifica. La realizzazione dell’opera ha comportato una durata di circa due mesi per uno sviluppo arginale complessivo di circa un chilometro per una spesa complessiva di 60 mila euro di fondi propri di bilancio del Consorzio.
“Il 19 e 20 ottobre 2024 la nostra provincia è stata duramente colpita dai fenomeni alluvionali e le infrastrutture idriche di difesa che gestiamo ne hanno pagato lo scotto – ha sottolineato la presidente della Bonifica Parmense Francesca Mantelli –. Il Consorzio si è affrettato per concludere in tempo utile il ripristino, ma è fondamentale che per incrementare i livelli di sicurezza, a tutti i livelli, sia rivolta la massima attenzione e sforzi per arginare gli effetti di questi eventi calamitosi. Non dimentichiamo la preziosa collaborazione, in quei difficili giorni dell’anno scorso, avuta da sindaci, esponenti delle istituzioni e dalle associazioni di volontariato che ci hanno consentito di affrontare la fase emergenziale prima e di approntare una migliore pianificazione successivamente, con i positivi esiti alle infrastrutture consortili che ora, rimesse in sicurezza, in queste zone è possibile osservare”.
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Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne
Consorzio della Bonifica Parmense
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