Intanto all’impianto consortile di Foce Ongina necessarie manovre straordinarie per continuare a prelevare l’acqua dal Po e garantire così il servizio irriguo
14 Giugno 2022 – Il primo incontro ufficiale tra il presidente della Provincia di Parma, Andrea Massari (eletto lo scorso dicembre) e i vertici della Bonifica Parmense – la presidente Francesca Mantelli e il direttore generale Fabrizio Useri – si è svolto a Palazzo Giordani questa mattina, in uno dei momenti più complessi per i comprensori consortili, a causa di una siccità ormai endemica che mostra – secondo l’Autorità Distrettuale del fiume Po – alcuni tra i valori più critici degli ultimi 70 anni e che sta costringendo il Consorzio, per via dei bassi afflussi delle portate del Grande Fiume, a dover effettuare alcune manovre straordinarie ad Ongina durante le fasi di prelievo, come sottolineato proprio da Useri: “A causa dei livelli estremamente ridotti di portata del Po stiamo operando manovre di emergenza nel nostro impianto consortile di Foce Ongina, con grandi sforzi economici e nutrito impiego di uomini e mezzi: attività indispensabili nel tentativo di continuare a garantire il servizio irriguo ai comprensori della zona”.
Gli occhi dei due enti sono dunque puntati sugli areali di pianura, dove è in corso l’irrigazione necessaria a portare a maturazione alcuni tra i principali prodotti tipici della Food Valley (pomodoro, mais, ma anche prati stabili) con la presidente Mantelli che lancia un appello: “È il momento della coesione, dell’unità e di una ritrovata sensibilità di amministrazioni locali, enti, istituzioni, ANBI e i consorzi di bonifica: tutti insieme dobbiamo fare fronte unico dinnanzi l’emergenza irrigua. Nel Parmense mancano piccoli e medi invasi, laghetti e bacini di captazione per trattenere l’acqua quando c’è e dunque occorre reciproca collaborazione per la progettazione e la realizzazione di infrastrutture che mirino ad un utilizzo della risorsa idrica maggiormente virtuoso”.
“La Provincia di Parma – dichiara il Presidente Andrea Massari – si rende volentieri disponibile a collaborare con il Consorzio della Bonifica Parmense, che ringraziamo, per tutto quanto possa essere utile alla gestione del nostro territorio: per la prevenzione del dissesto idrogeologico nelle zone più fragili con il nostro servizio pianificazione; mettendoci a disposizione dei Comuni per attivare azioni di qualificazione dei sistemi dei canali privati della provincia; per la programmazione e definizione di un sistema di medio-piccoli bacini per attenuare il problemi dell’irrigazione della nostra agricoltura. Insomma una collaborazione virtuosa che si possa sviluppare nel corso dei prossimi anni per fronteggiare questo difficile momento”.
E nell’ottica di ottimizzazione del super-lavoro che le maestranze Consortili stanno effettuando alla luce delle criticità idriche causate dalla siccità il Consorzio ricorda che è possibile effettuare una rapida e veloce operazione di prenotazione del servizio irriguo chiamando semplicemente il numero verde 800220797: basta indicare il codice dell’appezzamento e il giorno richiesto per l’irrigazione; la prenotazione dovrà però avvenire, come da regolamento, entro 5 giorni lavorativi antecedenti alla data prevista dell’erogazione del servizio.
All’interno del summit odierno il Consorzio ha illustrato ai membri delegati del Consiglio provinciale presenti – Giovanni Bertocchi, Beniamina Carretta, Daniele Friggeri, Sara Tonini – al dirigente Andrea Ruffini e a Paolo Bianchi, Capo di Gabinetto del presidente, l’attività operativa in corso nel 2022 in un territorio che vede, per ben due terzi, la presenza di zone montane, spesso fragili e colpite da criticità geomorfologiche e le cui aree agricole seguitano ad essere monitorate e tutelate dall’ente grazie ai progetti appositamente dedicati come Difesa Attiva Appennino.
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Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne
Consorzio della Bonifica Parmense
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